Si chiama “PA digitale 2026” la piattaforma che è stata lanciata lo scorso novembre dal Dipartimento per la trasformazione digitale: si tratta dell’unico modo esistente per accedere ai fondi del PNRR dedicati alla digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni.

Grazie a questo sistema, gli Enti hanno la possibilità di prendere visione e tenersi aggiornati in merito agli Avvisi pubblici, ottenendo altresì la possibilità di candidarsi per l’ottenimento delle risorse o la richiesta di assistenza ad un Help Desk ben preciso. Si è osservata la registrazione di circa 17.000 PA ed il 95% dei Comuni italiani ha già proposto almeno una candidatura: nel tempo, inoltre, PA digitale 2026 ha messo a disposizione risorse per incrementare la presenza all’interno del Cloud, da parte degli Enti.

In generale, la digitalizzazione è una tematica piuttosto e nel complesso, una Pubblica Amministrazione alleata dei cittadini rimane uno dei principali obiettivi di “Italia digitale 2026”, ossia la strategia per il digitale del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). A tal proposito, per il raggiungimento di questo proposito, il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato sette nuovi Avvisi, dal valore complessivo di 310.000.000 di euro, specialmente in relazione a quattro strumenti fondamentali:

– l’identità digitale (SPID/CIE),

– il sistema di pagamenti pagoPA,

– il punto unico di accesso per i servizi pubblici app IO

– la nuova Piattaforma Notifiche Digitali.

Stefano Parisse, il Coordinatore del Transformation Office del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha spiegato che “Da aprile ad oggi sono quasi 2 miliardi di euro le risorse totali messe a disposizione delle amministrazioni locali per realizzare la trasformazione digitale di cui beneficeranno per primi i cittadini e la piattaforma ‘PA digitale 2026’ si è dimostrato uno strumento unico per semplificare e stimolare l’adozione agli avvisi”.

Il c.d. PNRR, ossia il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) presentato dal Governo italiano alla Commissione europea, sta disponendo il 27% delle risorse complessive, relativamente alla transizione digitale in Itali, la quale include degli investimenti significativi in merito a due principali settori:

– 6,71 milioni di euro per infrastrutture digitali e reti a banda ultra-larga;

– 6,74 miliardi di euro per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione (PA);

Dunque, il PNRR pone cinque obiettivi volti a sostenere della transizione digitale in Italia entro il 2026:

– La diffusione dell’identità digitale

– La risoluzione del gap di competenze digitali,

– L’avanzamento ad un 75% delle PA italiane a circa l’utilizzo dei servizi in cloud

– Il raggiungimento dell’80% dei servizi pubblici essenziali erogati online

– Il conferimento delle reti a banda ultra-larga a tutte le famiglie e imprese italiane.

In breve, digitalizzare vuol dire “semplificare e risparmiare” facendo uso della tecnologia con soluzioni diverse, in relazione alle proprie necessità, abbandonando strumenti tradizionali (analogici) per automatizzare – una volta per tutte – attività e procedure burocratiche, specialmente nella gestione documentale del materiale amministrativo. La dematerializzazione dei luoghi fisici è, inoltre, uno step importante del processo di digitalizzazione, portando altresì nuove modalità partecipative che rappresentano senza dubbio un guadagno in efficienza.