In un discorso pronunciato Lo scorso 4 febbraio, in occasione dell’evento “Masters of Digital 2021”, la Presidente Ursula von der Leyen ha auspicato che gli anni 2020 possano essere il decennio in cui l’Europa diventi leader mondiale nel mondo digitale.

Una presa di posizione molto forte, accolta con entusiasmo dai partecipanti all’evento ma più in generale da tutti gli operatori del settore europei, che certificano la strategia europea già accennata dal nostro Team in altri contributi.

Tuttavia, affinché questa visione possa concretizzarsi, non basta più conformare l’operato delle aziende ai principi giuridici individuati dai giudici della Corte Europea, che con le loro pronunce degli scorsi mesi hanno di fatto compiuto il primo passo: sono, infatti, necessari nuovi investimenti, sia pubblici che privati, e un insieme chiaro di norme affinché l’Europa possa assumere un ruolo guida in questo mondo digitale.

Proprio sul fronte delle norme per le imprese digitali, la Presidente, rilevando come le corporates della UE stiano da lungo tempo affrontando più ostacoli rispetto ai loro concorrenti extra UE, ha certificato che gli organi comunitari sono al lavoro per creare un corpus unico di norme, più chiare e mirate.

È stata annunciata poi la presentazione di due nuovi atti legislativi: la legge sui servizi digitali, che definisce le responsabilità di tutti gli attori del settore digitale che operano in Europa, e la legge sui mercati digitali, volta a garantire che il mondo online rimanga uno spazio di innovazione accessibile a tutti gli attori, grandi e piccoli.

Inoltre, sempre sulla base delle dichiarazioni della Presidente, sempre entro l’anno verrà presentato un quadro giuridico per l’intelligenza artificiale in Europa, che sarà collegata al regolamento sulla governance europea dei dati introdotto a novembre 2020.

Sarà interessante continuare ad osservare le proposte che arriveranno da Bruxelles, per capire se effettivamente la legislazione che verrà adottata consentirà di incentrare “Il futuro digitale ed economico dell’Europa” post pandemia su dati e intelligenza artificiale.