La digitalizzazione non è solo utile per velocizzare i processi, ma può essere anche un contributo all’efficientamento energetico.

La sostenibilità digitale rappresenta uno strumento volto alla riflessione e valutazione dei bisogni sia individuali che sociali: senza dubbio, l’accostamento all’idea di un “soddisfacimento dei bisogni” rimane il principio cardine del concetto stesso di sostenibilità.

Nel 1987, con il nome di “Our common future”, fu pubblicato il rapporto della Commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo, presieduta da Gro Harlem Brundtland, il quale si ritiene ancora un caposaldo della riflessione sulle questioni ambientali e sul loro legame con gli squilibri socioeconomici a livello globale. Brundtland, nel rapporto, precisò che “lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”. Al rapporto Brundtland si riferiscono i documenti e le conferenze globali prodotte in seguito, fino alla stesura dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, che ha definito un nuovo quadro di riferimento per lo sviluppo sostenibile ispirato al principio dell’integrazione e del bilanciamento.

In generale l’approccio al tema della sostenibilità può essere duplice: l’approccio utilitarista, definisce l’idea di sostenibilità tecno-centrica, mentre l’approccio ambientalista, definisce il concetto di sostenibilità eco-centrica.

Essenzialmente, l’approccio tecno-centrico riguarda l’idea di sostenibilità basata sullo sfruttamento delle risorse e sull’idea che la tecnologia possa garantire all’infinito lo sviluppo, sostituendo le risorse esaurite, mentre l’approccio eco-centrico, si pone a favore della conservazione delle risorse naturali (inevitabile processo che comporterebbe la riduzione dei processi economici e della produzione).

In questo scenario rileva il ruolo della tecnologia, che deve effettuare un’azione di inclusione verso la parità dei diritti a livello generazionale. Bisogna comprendere in che modo la sostenibilità digitale definisce le modalità con le quali si dovranno sviluppare le nuove tecnologie volte ad un miglioramento della qualità della vita, una volta appurato il suo ruolo strumentale per l’ambiente, l’economia e la società, comprendendo in primo luogo come l’uomo implementerà le conoscenze di cui dispone a favore dello sviluppo tecnologico.

In definitiva, l’impegno consiste nell’adattamento della tecnologia sia funzionale alla tutela dell’essere umano e del suo ambiente, orientando gli sviluppi degli impatti positivi sulla società, che si traduce nel contributo della tecnologia verso l’evoluzione di una società sostenibile.

A tal proposito, è stato storicamente dimostrato come la tecnologia abbia migliorato la qualità della vita, pertanto l’operato dei “vertici” va orientato verso il massimo sviluppo tecnologico in un panorama interpretativo che lo possa indirizzare verso una dimensione compatibile e strumentale alla prospettiva di un mondo sostenibile.