Ad oggi, la stragrande maggioranza dei servizi pubblici viene disposta grazie a dei c.d. data center della PA che, però, non corrispondono, nella maggior parte dei casi, a precisi standard di affidabilità, che richiedono investimenti e competenze che spesso non appartengono alla molteplicità delle amministrazioni pubbliche.
Nel complesso la “Strategia Cloud Italia” propone una metodologia che implementa la policy “Cloud-First”, alla base del progetto di digitalizzazione della PA, presente nel PNRR, favorendo l’utilizzo sicuro delle tecnologie Cloud per la PA.

In sintesi, la strategia Cloud per la PA si conforma ai seguenti indirizzi strategici:

1. Classificazione dei Dati e dei Servizi;

2. Qualificazione dei Servizi Cloud;

3. Polo Strategico Nazionale.

I pilastri che si porranno alla base di questo percorso saranno la sicurezza, l’efficienza e l’indipendenza, affinché venga garantita la massima tutela dei dati e dei servizi strategici del Paese attraverso grazie ad una piattaforma cloud affidabile, che favorisca una evoluzione digitale della PA.

Stando a questi presupposti, parte il “Polo Strategico Nazionale” (PSN), una società di progetto partecipata da Tim, Leonardo, Cassa Depositi e Prestiti (attraverso la controllata CDP Equity) e Sogei, volta a coadiuvare le amministrazioni pubbliche nell’adozione di soluzioni tecnologiche che sviluppino la digitalizzazione delle infrastrutture pubbliche. Emanuele Iannetti, amministratore delegato e direttore generale della società, sostiene che il Polo Strategico Nazionale sia “pronto a fornire soluzioni all’avanguardia alla pubblica amministrazione, che vive un processo di trasformazione digitale e che deve essere un motore di sviluppo in questa direzione per tutto il Paese”.

L’amministrazione pubblica è deputata a garantire ai cittadini e alle imprese il maggior numero di servizi volti a garantirne lo sviluppo ed il Psn tende ad offrire un certo livello di garanzia di sicurezza e tutela dei dati, mantenendo efficienza tecnica e ambientale. La creazione del PSN si annovera tra le più importanti iniziative del Pnrr, avendo il fine ultimo di portare oltre la metà delle amministrazioni pubbliche a utilizzare servizi in cloud entro il 2026.

Lo sviluppo del Polo Strategico Nazionale garantisce altresì di garantire adeguati livelli di continuità operativa e tolleranza ai guasti. La gestione operativa del PSN, sarà affidata a un fornitore qualificato sulla base di opportuni requisiti tecnico-organizzativi che supervisionerà e garantirà il controllo sui dati in conformità con la normativa in materia.

Circa i requisiti qualitativi ed infrastrutturali del PSN, si veda che esso includerà dati e servizi della Pubblica Amministrazione, nel rispetto dei livelli minimi di sicurezza, capacità elaborativa, risparmio energetico e affidabilità, alla luce dell’articolo 33-septies, comma 4 del decreto legge “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese” (DL 18 ottobre 2012, n. 179). Il compito principale consisterà nell’effettuare la migrazione dei dati e servizi delle amministrazioni senza alterazioni, includendo servizi di cloud privato (private cloud), cloud ibrido (hybrid cloud) in modalità Infrastructure as a Service (IaaS) e Platform as a Service (PaaS) ed infine dovrà essere del tutto conforme alle disposizioni europee in materia di localizzazione e trattamento dei dati.

Infine il progetto in questione, oltre all’obiettivo relativo al supporto alle amministrazioni centrali e alle principali amministrazioni locali, favorisce infine la riqualificazione della spesa pubblica con una riduzione dei costi attualmente sostenuti dalle PA per gli investimenti e la gestione delle infrastrutture, incrementando l’efficienza energetica, grazie ad una tangibile riduzione dei consumi alla luce di una sostenibilità ambientale.