L’invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin si sta rapidamente incrementando: durante il mese di gennaio, la Russia ha lanciato un massiccio attacco informatico che ha preso di mira più di 20 istituzioni governative ucraine nel tentativo di paralizzare la capacità del paese di resistere all’incombente attacco militare di Mosca. Nel complesso, l’analisi delle tattiche di guerra informatica russe utilizzate in Ucraina nell’ultimo anno ha identificato chiari collegamenti tra operazioni convenzionali e operazioni informatiche. L’esperienza dell’Ucraina nel contrastare queste minacce informatiche può fornire preziose lezioni alla comunità internazionale, offrendo allo stesso tempo uno sguardo su un futuro in cui le guerre saranno condotte sia con mezzi convenzionali che sempre più nel regno senza confini del cyberspazio.

Complessivamente, gli attacchi informatici hanno spesso preceduto o accompagnato la maggior parte delle operazioni militari. Ad esempio, prima della campagna di attacco aereo russo contro le infrastrutture civili ucraine, le compagnie energetiche ucraine hanno vissuto mesi di crescenti attacchi informatici. Oltre a interrompere e disabilitare gli organi governativi e le infrastrutture vitali, gli attacchi da parte di hacker, in Ucraina hanno anche cercato di manipolare l’opinione pubblica e diffondere malware tramite account compromessi. Le autorità ucraine hanno ritenuto che sia fondamentale coordinare gli sforzi con il pubblico e condividere le informazioni con un’ampia gamma di parti interessate al fine di contrastare gli attacchi in modo tempestivo. Gli effetti degli attacchi informatici contro l’Ucraina si sono già fatti sentire e vista la natura senza confini del panorama digitale, scenari simili sono inevitabili man mano che le capacità di guerra informatica continuano ad espandersi. Dal punto di vista russo, la guerra informatica è richiede meno risorse umane rispetto alle tradizionali operazioni militari.

Recentemente si è tenuto un incontro tra responsabili della sicurezza inglesi e ucraini per stringere ancora di più la relazione tra i due paesi e rinforzare la cyber sicurezza, mentre vengono rivelati nuovi dettagli su attacchi provenienti dalla Russia. Londra ha ospitato un incontro tra esperti di cyber sicurezza del Regno Unito e dell’Ucraina per intensificare il potenziamento della cyber security. Si sono incontrati i membri ucraini del Computer Emergency Response Team, CERT-UA, l’inglese National Cyber Security Centre, NCSC e il direttore Paul Chichester, e il ministro della Sicurezza Tom Tugendhat, per discutere del modo in cui la guerra stia presentando un carattere informatico, al fine di supportare la resilienza dell’Ucraina.

A tal proposito, il direttore del NCSC, ha affermato che “l’Ucraina si è difesa con determinazione nel cyber spazio di fronte all’aggressione russa e il Regno Unito è stato orgoglioso di sostenere questa difesa”. Sostenendo l’Ucraina nella difesa informatica il Regno Unito, lo scorso anno ha stanziato 6,35 milioni di sterline per la gestione della cyber sicurezza dell’Ucraina, mettendo a disposizione l’esperienza del National Cyber Security Centre. Il “fronte digitale” è stato teatro di scontri sin dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina: la cyber war portata avanti dagli hacker è iniziata molto prima che entrassero in campo gli eserciti ed attualmente le ripercussioni sono di ampia portata. Il conflitto ha avuto un forte impatto sullo scenario delle minacce informatiche e vi è il sospetto che i Russi continueranno a colpire gli Ucraini sul fronte cyber, specialmente in settori come quello dell’energia. Questo contesto potrebbe comportare di un aumento degli attacchi mirati da parte dei cybercriminali volti a supportare gli obiettivi russi, aumentando i costi del supporto occidentale all’Ucraina e contribuendo a indebolire il sostegno pubblico nei confronti dell’Ucraina.