La quantità elevata di investimenti in criptovalute ha spinto le autorità di regolamentazione europee a proporre un quadro giuridico volto a semplificare la disciplina di tali asset in tutta l’Unione europea. La regolarizzazione dei mercati (c.d. “MiCA“) è una proposta giuridica che dovrebbe essere formalmente adottata nella legislazione europea nel 2024. Il MiCA è stato creato dalla Commissione europea per garantire che i consumatori all’interno dell’Unione possano ottenere un’esposizione sicura alle criptovalute innovative senza produrre squilibri all’interno del mercato. Nel complesso, la proposta di regolamento fa parte del pacchetto di finanza digitale che comprende altresì un progetto pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla tecnologia di contabilità distribuita (DLT) di interesse per il settore dei security token, adottato dalla Commissione Affari Economici e Monetari del Parlamento a gennaio dell’anno corrente e dovrebbe entrare in vigore entro la fine del 2022.

La Commissione Europea ha preso in considerazione diverse opzioni per regolamentare il settore delle cripto valute, scegliendo di armonizzare delle norme applicabili agli emittenti e ai fornitori di servizi in cripto valute rispetto all’opzione di un regime di opt-in per ottenere il passaporto dell’UE con l’applicazione dei regimi nazionali. Per le stablecoin, la Commissione ha privilegiato un regime legislativo su misura combinato con la regolamentazione ai sensi della direttiva sulla moneta elettronica.

Scopo del regolamento è stabilire norme in materia di:

• Requisiti di trasparenza e divulgazione per l’emissione e l’ammissione alla negoziazione di criptovalute.

• L’autorizzazione e la supervisione di fornitori di servizi di criptovalute, emittenti di token basati su asset ed emittenti di token di moneta elettronica.

• Il funzionamento, l’organizzazione e la governance di emittenti di token basati su asset, emittenti di token di moneta elettronica e fornitori di servizi di criptovalute.

Norme di tutela dei consumatori per l’emissione, la negoziazione, lo scambio e la custodia di criptovalute.

• Misure per prevenire gli abusi di mercato al fine di garantire l’integrità dei mercati delle criptovalute.

Il regolamento si applica ai soggetti interni all’UE che emettono criptovalute o forniscono servizi relativi alle cripto valute, nello specifico, a “rypto asset”, ossia strumenti finanziari (titoli di capitale emessi da società con azioni, titoli di debito, quote o azioni di OICR e contratti finanziari a termine) o moneta elettronica, salvo che quest’ultima sia qualificabile come token di moneta elettronica ai sensi del Regolamento ed alcune entità o persone, come la Banca centrale europea e le banche centrali nazionali degli Stati membri, imprese di assicurazione, un liquidatore o amministratore che agisce in procedure concorsuali, persone che forniscono servizi di criptovalute esclusivamente per la loro impresa madre, le loro controllate o altre controllate della loro impresa madre, la Banca europea per gli investimenti, la Banca europea per gli investimenti e le organizzazioni pubbliche internazionali.

Alcuni servizi standard devono essere acquisiti e regolamentati ai sensi del MiCA: la gestione e l’amministrazione di criptovalute per conto di terzi, nonché la fornitura di consulenza su criptovalute fanno parte dei servizi che si qualificano tali. L’iniziativa MiCA influenzerà la capacità degli attori del mercato di diversificare il panorama del business sviluppando una strategia d’azione vera e propria. È probabile che il regolamento fornisca un quadro giuridico armonizzato di specifica salvaguardia per le criptovalute storicamente non regolamentate, nonché per i fornitori di servizi impegnati in tale attività ed infine per i consumatori.

In sintesi, la proposta del Regolamento MiCA tende a perseguire quattro specifici obiettivi, definendo la certezza del diritto, all’interno di un quadro giuridico ben definito, il sostegno all’innovazione e alla concorrenza leale, cercando di promuovere lo sviluppo delle cripto-attività, garanzia di livelli specifici di tutela dei consumatori e degli investitori ed infine della stabilità finanziaria, relativamente a precise cripto-attività, come ad esempio gli stablecoin.