Meta sta attualmente modificando le proprie attività di gestione della privacy, per quel che riguarda le opzioni presenti per gli utenti: il nuovo centro per la privacy, chiamato Privacy Center, è per ora un test disponibile per una ristretta categoria di utenti, ma verrà largamente distribuito nei prossimi mesi. Esso suddividerà le aree in cinque categorie: sicurezza, condivisione, raccolta, utilizzo e pubblicità.

Meta ha un interesse notevole nel far si che i suoi utenti possano condividere il maggior numero possibile di dati e questa posizione è resa ampiamente chiara dalle cospicue obiezioni dell’azienda alle modifiche al monitoraggio degli annunci iOS di Apple, che limitavano la capacità delle app di seguire il comportamento degli utenti.

Tale risorsa dunque fungerà da hub per i controlli sulla privacy e sulla sicurezza che il gigante della tecnologia ha introdotto in precedenza: la condivisione fornirà informazioni sui post che condividi e con chi li condividi insieme allo strumento Gestisci attività. La raccolta porterà lo strumento Accedi alle tue informazioni e istruirà gli utenti sui tipi di dati raccolti da Meta. L’utilizzo offrirà informazioni su come e perché Meta utilizza i dati e consentirà agli utenti di gestire il modo in cui vengono utilizzate le loro informazioni.

Privacy Center sarà disponibile in Impostazioni e Privacy sulla versione desktop di Facebook per coloro che hanno accesso al lancio iniziale. Meta continuerà inoltre ad aggiungere più moduli e controlli alla risorsa più recente e includerà ulteriori modi per accedervi in man mano che si va aggiornando ed espandendo il Privacy Center.

Lasciando dunque un raggio più ampio di responsabilità in mano agli utenti, si osserva che l’accesso a queste informazioni viene incontro alle accuse che ultimamente sono state rivolte alla società riguardo alla trasparenza: pertanto, il Meta Privacy Center semplificherà le scelte della società riguardo l’utilizzo dei dati. Sarà inoltre possibile gestire in un unico posto tutti i dati personali all’interno degli account.

Un esponente di Meta, la prima settimana di gennaio, ha dichiarato che “Nel corso degli anni sono state create una serie di controlli sulla privacy e sulla sicurezza nelle app e tecnologie: l’obiettivo è che il Privacy Center funga da hub per tali controlli e educazione alla privacy”.

Non sono mancati, nel tempo, numerose questioni e problemi di privacy e sicurezza: a settembre, Facebook ha annunciato di aver speso miliardi di dollari per combattere la disinformazione e rafforzare la sua sicurezza ed il mese successivo, l’azienda ha cambiato il nome in Meta nel tentativo di riorientare le sue priorità sottolineando al contempo la sua fiducia nella crescita futura della realtà virtuale.

Il social network in passato ha implementato strumenti per rendere più facile trovare le impostazioni sulla privacy della piattaforma, si ricorda ad esempio il 2018, anno in cui Facebook ha ridisegnato il suo menu delle impostazioni e ha introdotto un menu di scelta rapida per la privacy.