Il Consiglio dell’Unione Europea il 16 maggio scorso ha approvato il Data Governance Act (anche detto DGA), la normativa sulla governance dei dati, dopo il voto favorevole di aprile del Parlamento europeo, che diventerà applicabile 15 mesi dopo l’entrata in vigore.

La finalità della norma è quella di promuovere la disponibilità dei dati e rafforzare i meccanismi di condivisione degli stessi, in modo che possano essere utilizzati per promuovere applicazioni e soluzioni avanzate in numerosi settori come la medicina personalizzata, mobilità verde, produzione intelligente e per sfruttare il potenziale dell’intelligenza artificiale.

I punti salienti della nuova disposizione sono:
Istituzione di meccanismi per facilitare il riutilizzo sicuro di determinate categorie di dati protetti del settore pubblico oggetto di diritti di terzi, fra cui, ad esempio, dati protetti da diritti di proprietà intellettuale, segreti commerciali e dati personali;
Promozione di un nuovo modello commerciale per l’intermediazione dei dati, per creare un ambiente sicuro per aiutare le imprese o gli individui a condividere i dati in tutta l’UE;
– Facilitare la creazione di uno spazio sicuro e condiviso in cui individui e imprese possono mettere volontariamente a disposizione dati per il bene comune;
– Creazione di un Comitato europeo per l’innovazione in materia di dati;
Protezione dal trasferimento internazionale illecito di dati non personali o dall’accesso governativo illecito a tali dati.

La Commissione potrà inoltre adottare decisioni di adeguatezza sulle garanzie di trattamento dei dati fornite da paesi terzi circa l’uso di dati non personali trasferiti dall’UE, in modo analogo alle a decisioni di adeguatezza relative ai dati personali ai sensi del GDPR che già può pronunciare.

Si tratta quindi di una normativa di assoluto rilievo, che si inserisce nella strategia di fare dell’UE il luogo in cui i dati siano tutelati al massimo grado, costringendo tutti gli altri attori (in particolare Cina e USA) ad adottare soluzioni analoghe.