Il nuovo Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2024-2026 traccia una mappa per guidare la trasformazione digitale del settore pubblico e del Paese nel suo complesso. Rispetto alle versioni precedenti, questo piano presenta modifiche nella sua struttura e approfondisce specifici argomenti per supportare in modo più efficace le amministrazioni pubbliche nell‘implementazione e nella gestione dei servizi digitali. Si tratta di un’innovazione significativa, dove rinveniamo l’inclusione di un’analisi dettagliata sull’Intelligenza Artificiale, offrendo linee guida e principi generali che le amministrazioni dovranno seguire durante l’applicazione pratica, tenendo conto del rapido cambiamento dello scenario tecnologico.

La sua formulazione è il risultato di un processo collaborativo tra le amministrazioni e gli attori istituzionali coinvolti, avvenuto attraverso un Tavolo di Concertazione. L’obiettivo è stabilire una struttura permanente per continuare a definire contenuti e strategie, garantendo un’azione coerente nel tempo. Complessivamente la strategia di base del Piano si fonda sulla necessità di ridefinire l’approccio alla digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni, tenendo conto delle nuove leve strategiche e coinvolgendo tutti gli attori chiave nella trasformazione digitale del Paese. Inoltre, tiene conto degli obiettivi fissati per il 2030 dalla Commissione europea nel contesto del Decennio Digitale.

Nel nuovo Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione, recentemente pubblicato dall’Agenzia per l’Italia Digitale, emergono alcune innovazioni significative. Una delle principali novità riguarda l’inclusione di linee guida sull’uso dell’Intelligenza Artificiale nella PA, accompagnate da esempi concreti e best practice. Questa sezione rappresenta un passo importante verso l’adozione consapevole e responsabile di queste tecnologie emergenti, considerando il loro rapido sviluppo e impatto.

Il Piano, dunque, si distingue per un approccio centrato sui servizi digitali, mirando a renderli interconnessi, più user-friendly per cittadini e imprese, e accessibili. Si allineano i contenuti agli obiettivi del PNRR e si presta maggiore attenzione al monitoraggio, rivedendo gli indicatori per renderli più significativi. Inoltre, per la prima volta, il Piano affronta l’Intelligenza Artificiale, fornendo linee guida per le amministrazioni in un contesto in rapida evoluzione. Il Direttore Generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale, ha evidenziato che per alcune amministrazioni all’avanguardia l’IA è già una realtà. Nel nuovo Piano triennale, si è voluto capitalizzare queste esperienze per condividerle con le altre 23mila amministrazioni, insieme a indicazioni e buone prassi.

È stata altresì introdotta una sezione dedicata a strumenti operativi che le amministrazioni possono utilizzare come modelli di riferimento per pianificare le proprie azioni. Dunque, il documento, frutto di un ampio confronto con diverse parti interessate, si propone di rendere il processo di pianificazione e attuazione sempre più inclusivo e partecipativo. Ciò si riflette anche nell’attenzione dedicata agli aspetti di governance e nell’orientamento verso servizi digitali più interoperabili, user-friendly e accessibili.

Infine, il Piano introduce una sezione completamente nuova dedicata a strumenti operativi pronti all’uso, che le amministrazioni possono adottare come modelli di riferimento o checklist per le proprie iniziative. Questo approccio mira a facilitare e accelerare l’implementazione di progetti digitali, offrendo risorse concrete e pratiche da replicare. L’obiettivo generale del Piano Triennale è quello di guidare l’evoluzione digitale della PA, ponendo un’enfasi particolare sull’efficacia dell’azione amministrativa e sull’ottimizzazione dei servizi pubblici per i cittadini. Questo impegno è testimoniato anche dall’allineamento dei contenuti agli obiettivi del PNRR e dalla revisione degli indicatori di monitoraggio per garantirne la rilevanza e l’efficacia nel valutare l’impatto delle iniziative.