MiCA è il regolamento europeo sui mercati delle criptovalute, trasmesso il 24 settembre 2020 dalla Commissione Europea al Parlamento Europeo e al Consiglio. Si tratta di una decisione che implica l’introduzione di un unico insieme di regole applicabili in tutto il mercato unico, volte ad armonizzare eventuali quadri nazionali esistenti applicabili alle criptovalute negli Stati membri. Dopo oltre due anni dalla prima proposta legislativa europea, l’attuale formulazione è stata approvata dal Consiglio nell’ottobre 2022, ed attualmente il Parlamento Europeo ha approvato le prime norme dell’UE volte al tracciamento dei trasferimenti di criptovalute, per prevenire il riciclaggio di denaro, nonché norme comuni in materia di vigilanza e protezione degli utenti. Con 529 voti a favore, 29 contrari e 14 astenuti, il 20 aprile 2023 è stato dunque approvato il testo finale del Regolamento MiCA, che va a completare il pacchetto di norme dedicate alla digital finance strategy europea, dopo l’entrata in vigore del Regolamento DLT pilot e del Regolamento Dora.

Nel suo complesso, il Regolamento MiCA si concentra su aspetti relativi all’emissione e ammissione alla negoziazione di cripto valute, alla trasparenza sull’informazione per il loro acquisto e scambio, alle applicazioni di rigorosi standard per i fornitori di servizi “custodial”, alla garanzia di riscatto per i titolari di “asset reference token”, alla gestione di un registro pubblico da parte di ESMA dei fornitori di cripto-attività non conformi ed infine alla classificazione degli “asset reference token” da parte di EBA.

Si tratta del primo atto legislativo dell’UE per il tracciamento dei trasferimenti di cripto-asset come bitcoin e token di moneta elettronica. Il testo mira a garantire che i trasferimenti di criptovalute, come nel caso di qualsiasi altra operazione finanziaria, possano sempre essere tracciati e le transazioni sospette bloccate. La cosiddetta “travel rule”, già utilizzata nella finanza tradizionale, riguarderà in futuro i trasferimenti di cryptoasset. La normativa è volta a coprire anche le transazioni superiori a € 1000 dai cosiddetti portafogli self-hosted (un indirizzo di portafoglio di cripto-asset di un utente privato) quando interagiscono con portafogli ospitati gestiti da fornitori di servizi di cripto-asset. Le regole non si applicano ai trasferimenti da persona a persona effettuati senza un fornitore o tra fornitori che agiscono per proprio conto.

Inoltre, il testo concordato include misure contro la manipolazione del mercato e per prevenire il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e altre attività criminali. Per contrastare i rischi di riciclaggio di denaro, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) dovrebbe istituire un registro pubblico per i fornitori di servizi di criptovalute non conformi che operano nell’Unione europea senza autorizzazione. Con l’adozione di questa normativa, il Parlamento risponde alle aspettative che mirano a stabilire tutele e standard per l’uso della tecnologia blockchain.

Nel frattempo, l’Autorità bancaria europea e l’Autorità europea dei mercati mobiliari svilupperanno standard tecnici e linee guida per integrare il MiCA. L’industria sarà ansiosa di valutare i criteri per la classificazione delle cripto-attività ai sensi della MiCA e la non-qualificazione dei token come strumenti finanziari ai sensi della MiFID II. La classificazione è riemersa come un argomento scottante, in particolare da quando Ether, la seconda criptovaluta più grande del mondo, è stata etichettata come sicurezza dal procuratore generale di New York.