L’European Union Blockchain Observatory & Forum ha pubblicato un interessante report che analizza come la nuova tecnologia dei registri distribuiti e dei blocchi si adatti alla contrattazione nell’ambito dell’attuale quadro normativo.

Sebbene non vi sia una effettiva definizione del concetto di blockchain, questa espressione viene utilizzata, in termini generali, per fare riferimento a database distribuiti nella forma di blockchain, progettati al fine di impedire qualsiasi modifica utilizzando un sistema di crittografia e collegando le informazioni con gli altri blocchi.

Nel 2018, la Commissione europea ha avviato la creazione dell’Osservatorio e del forum Blockchain dell’Unione europea: l’obiettivo è accelerare lo sviluppo dell’ecosistema blockchain all’interno dell’Unione Europea.

Sono stati formati due gruppi di lavoro composti da esperti del settore al fine di creare contesti volti alla discussione, scambio di informazioni e opinioni per formulare altresì delle raccomandazioni.

È stato dunque pubblicato il primo rapporto, definito “Quadro legale e normativo di Blockchains e Smart Contracts”, in cui sono stati affrontati aspetti relativi alla tecnologia blockchain, ai contratti intelligenti, alla loro attuale normativa e alle sfide che sollevano.

Si identificano, tra gli altri, quali aspetti dovrebbero essere presi in considerazione dalle autorità e dagli organismi di regolamentazione per superare le difficoltà che derivano dalla blockchain.

L’attuale quadro giuridico e regolamentare (con alcune modifiche) sarà sufficiente per accogliere detta tecnologia (e ciò che ne deriva), o sarà necessario elaborare nuove leggi per soddisfare gli standard di questo nuovo tecnologia? Il rapporto

contiene otto principi guida per aiutare i responsabili politici e le istituzioni ad affrontare le questioni legali della blockchain.

Tali principi includono l’elaborazione di definizioni semplici ma utilizzabili dei concetti di blockchain e contratti intelligenti, promuovere la cooperazione transfrontaliera a scegliere la giusta regolamentazione avvicinarsi, armonizzare la legge e le sue interpretazioni e aiutare le organizzazioni e i responsabili politici a sviluppare e comprendere questa tecnologia.