È fisiologicamente impossibile l’anatocismo nel piano di restituzione che prevede il cosiddetto ammortamento alla francese. L’anatocismo potrebbe verificarsi solo con il metodo dell’interesse composto, cioè con la progressiva capitalizzazione degli interessi, assente nell’ammortamento alla francese, ove l’interesse è calcolato sul solo capitale residuo.

La quota interessi si calcola applicando all’intero debito il tasso concordato nel contratto, mediante l’utilizzo della formula d’interesse semplice (che, è calcolato solo sulla sorte capitale).

Questi i principi espressi dalla Corte d’Appello di Ancona, Pres. Marcelli – Rel. Gianfelice, con la sentenza resa in data 17.04.2019.

Nella fattispecie processuale esaminata l’appellante chiede la riforma di una sentenza del 2014, con la quale sono state rigettate le domande dell’attore tra le quali quella di declaratoria di illegittimità degli addebiti effettuati in punto di anatocismo in virtù del sistema di ammortamento alla francese, in relazione ad un contratto di finanziamento intercorso con la Banca. L’appellante censura, in particolare, l’erroneità della sentenza appellata nella parte in cui si pronuncia sulla validità del piano di ammortamento alla francese, comportante, a suo dire, una illegittima capitalizzazione degli interessi. La Banca opposta si è costituita e ha contestato il gravame.

L’appellante ritiene l’ammortamento alla francese una potenziale forma di anatocismo, poiché il calcolo della rata sarebbe comunque basato sull’interesse composto, dato che la rata compendia capitale e interessi.

Secondo la Corte l’appellante non tiene conto dell’analisi della struttura finanziaria del piano di ammortamento a rata costante. La rata del mutuo comprende una quota di capitale e una di interessi, ma questi sono calcolati solo sul capitale, non sugli interessi stessi.

Nel piano di restituzione che prevede il c.d. ammortamento alla francese viene stabilita una restituzione a rata dell’importo fisso, che comprende una quota di capitale ed una di interessi. Allo scadere della prima rata, la quota di interessi si calcola applicando all’intero debito il tasso concordato nel contratto, attraverso l’utilizzo della formula d’interesse semplice. In seguito allo scadere della prima rata, il debito residuo è pari alla differenza tra il debito iniziale e la quota capitale pagata alla prima scadenza. Dunque la quota di interessi della seconda rata si calcola su tale debito residuo.

Questo meccanismo mostra che l’interesse è inizialmente calcolato sull’intera somma capitale, ma è destinato a diminuire con il pagamento graduale del capitale. Per ciò che concerne la composizione della rata, dovendo questa rimanere costante nel tempo, sarà inizialmente composta in gran parte dagli interessi e in minima parte dal capitale, in seguito, quando il mutuo risulterà in via di estinzione, la quota capitale sarà maggiore degli interessi.

Tali osservazioni hanno indotto il giudice ad affermare la fisiologica impossibilità del mutuo con ammortamento alla francese ad incorrere nell’anatocismo.